Albergo Diurno Metropolitano a Milano è riaperto al pubblico grazie al FAI
Progettato da Piero Portaluppi e realizzato tra il 1923 e il 1925, l’Albergo Diurno Metropolitano a Milano apre le sue porte dopo un lungo abbandono grazie alle aperture straordinarie a cura del Fondo Ambiente Italiano di Milano. Gioiello dell’Art Deco nascosto nel sottosuolo di Piazza Oberdan, l’Albergo Diurno aveva una lunghezza di 88 metri ed una larghezza di 14 metri circa ed occupava una superficie di circa 1200 m². Era diviso in due parti, le terme, con accesso dal lato di via Tadino, occupano due terzi della lunghezza e ospitano sei bagni di lusso con vasca e i bagni semplici con doccia accessibili da due corridoi paralleli, e il salone degli artigiani, verso corso Buenos Aires.
Nel progetto originale era concepito come un centro servizi polifunzionale per viaggiatori con bagni pubblici, terme, negozi di barbiere, manicure, agenzia di viaggi e fotografo di cui oggi si può ammirare il fascino negli arredi intatti, nei rivestimenti ricercati, nelle preziose e originali decorazioni in stile Déco, e perfino negli oggetti, ancora chiusi nelle vetrine.
A novant’anni dall’inaugurazione, il FAI riapre le porte dell’Albergo Diurno Venezia, con un ciclo straordinario di visite a cura della Delegazione FAI di Milano nelle giornate del 5, 6, 7, 8, 12, 19 dicembre e 9, 16, 23 gennaio 2016, dalle 10 alle 18.
Oltre all’apertura, Il FAI intende avviare una serie di attività preliminari volte alla redazione di un progetto di recupero e valorizzazione in collaborazione con istituzioni ed enti di ricerca cittadini.
ph. Albergo Diurno Venezia, foto di Arenaimmagini.it ,2015 © FAI – Fondo Ambiente Italiano
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