Fortificazioni romane di Trieste. Indagini con tecnologie LIDAR e GRP
La National Academy of Science of the United States of America ha pubblicato la ricerca basata principalmente sulle tecnologie LiDAR (Light Detection And Ranging)e GRP (Ground Penetrating Radar) e condotta da un gruppo interdisciplinare di scienziati sul paesaggio archeologico della zona di Trieste. Le indagini hanno portato alla scoperta di un sistema di fortificazioni romane composto da un campo centrale, nella zona di San Rocco, e due torri minori. Ulteriori studi hanno permesso di stabilire la cronologia del sito. Grazie ai dati LIDAR, che restituiscono immagini precise riguardo le caratteristiche della superficie del terreno, sono stati creati dei modelli digitali rivelando la disposizione delle antiche strutture e con il GPR, che individua la presenza di strutture sepolte, è stata rivelata la presenza di resti tra cui possibili strutture murarie.
Si è giunti alla conclusione che la sede originaria di Tergeste sarebbe sul colle di San Rocco, vicino al torrente Rosandra e non lontano alla parte più protetta della baia di Muggia. L’antica città si sarebbe sviluppata, quindi, da un grande campo militare Romano dei primi decenni del secondo secolo prima di Cristo. Questa scoperta è significativa in quanto il sistema di fortificazioni che è stato rivelato, costruito durante la guerra romana contro Istri del 178-177 avanti Cristo, è uno delle architetture militari romane più antiche mai conosciute.
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